Il Mistero Dell'Orchidea Selvatica by Michelle Wan

autore:Michelle Wan [Wan, Michelle]
La lingua: ita
Format: epub
pubblicato: 2006-12-31T16:00:00+00:00

«Eh bien», disse Loulou La Pouge, «avete trovato una piccionaia.»

«La piccionaia», lo corresse Mara. Si trovavano di nuovo nello studio dell'ex poliziotto, appollaiati sulle sue sedie superimbottite, con un bicchiere di Monbazillac e qualche nocciolina. «E una prova, no?»

Loulou si strinse nelle spalle e alzò entrambe le mani. «Una prova di cosa? Che esiste? Soyez raisonnable, Mara, non è ancora riuscita a trovare un collegamento certo tra le fotografie e sua sorella, e finché non ci riuscirà, c'è ben poco di cui parlare.»

«Ma quegli scatti arrivano dalla sua macchina fotografica», sbottò Mara impaziente. «Ci sono le sue iniziali sulla custodia. Cosa vuole di più?»

«Ah!» Il vecchio piegò la testa di lato e la guardò con l'aria di chi la sapeva lunga. «Torniamo sempre alle iniziali. Temo, mon amie, che la cosa non le sarà granché d'aiuto.»

Lei impallidì. «Che cosa intende dire?»

«B.D. Starebbe per Beatrice Dunn?»

«Certo!»».

«Ma sono state incise sopra uno strato di sporcizia e muffa. Sembrerebbe un'aggiunta recente, non crede?»

«Un'aggiunta recente? Sta dicendo che qualcuno ha aggiunto quelle iniziali in un secondo tempo?» intervenne Julian, voltandosi incredulo a guardare Mara, che diventò paonazza.

«Lo sapeva fin dall'inizio!» sbottò Mara furiosa. «D'accordo. Mi ha scoperta. Le ho incise io.» Lanciò un'occhiata di sfida a Julian, che aveva le sopracciglia sospese all'altezza dell'attaccatura dei capelli. «Non capisce? Era l'unico modo che avevo perché la polizia mi prendesse sul serio.»

«Au contraire», disse Loulou, con aria grave. «Posso dirle che quelli di noi, me incluso, che ricordano ancora il caso non avrebbero desiderato niente di meglio che prenderla seriamente. Dopo tutto, resta ancora da risolvere l'omicidio della Tenhagen e le altre sparizioni. Ma avevamo bisogno di qualcosa di più di mere supposizioni e, pardonnez moi, di stupidi imbrogli! Non va bene», le agitò un grasso indice davanti alla faccia, «no, non va niente bene, cercare di ingannare la polizia.»

«Perciò sta dicendo che questa macchina fotografica potrebbe essere appartenuta a qualcun altro?» chiese Julian.

«No, non è così», strillò quasi Mara. «Dimenticate le iniziali. Quella macchina fotografica è di Bedie. Lo so per certo. Oh, perché nessuno vuole credermi?»

I due uomini si guardarono in silenzio. Lei stava per scoppiare a piangere.

Julian inspirò profondamente. «Okay.» Si voltò verso Loulou. A me sembra che le prove ci siano. Primo, Mara ha riconosciuto la macchina fotografica come quella di sua sorella, anche se ha falsificato le iniziali. Significa pur qualcosa. Secondo, chiunque abbia scattato quelle fotografie, conosceva le orchidee, e sapeva come identificarle e ritrarle. Secondo Mara, la sorella era un'esperta documentatrice di orchidee. Considerate nel complesso, direi che queste cose depongono a favore della provenienza della macchina fotografica.»

Rincuorata, Mara insistette. «E c'è un'altra cosa. Le abbiamo detto che la piccionaia si trova in un podere di nome La Binette. Quello che non le abbiamo detto è che è vicinissimo al luogo in cui il facteur, Gaston, ha avuto l'incidente. Stava chiedendo in giro del pigeonnier, sa, distribuendo fotocopie a tutti quelli che incontrava nel suo giro di consegne. Non trova strano che si sia schiantato proprio lì? Inoltre, abbiamo dato un'occhiata al proprietario del podere.

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